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La voce

del tassobio

Un libro da leggere, da ascoltare e da vedere. Da questa pagina si può accedere al vocabolario dialettale on line. Ho selezionato per ogni lettera una parte dei vocaboli contenuti nel VOCABOLARIO DEI DIALETTI DEL MEDIO APPENNINO REGGIANO. Non potevo inserire integralmente circa 20.000 vocaboli e oltre 5.000 proverbi e modi di dire, però ho voluto sfruttare le potenzialità della rete per trasmettere non soltanto la grafia, ma anche l'esatta pronuncia delle parole.

COME FUNZIONA: Cliccando su ogni lettera del menù che trovate in questa pagina, sarete rimandati alle pagine delle singole lettere. In ogni pagina troverete descritto il vocabolo in dialetto, e la sua traduzione in italiano. Nella finestra sopra sarà inserito un video grazie al quale si potrà ascoltare e visualizzare il modo in cui si pronuncia ogni parola.

Lettera N

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

Nàder

Anatra.

si

Poco furbo. Nesci.

Al lavûr fat ad nòt al vâl mêno d’un pêr còt

Il lavoro fatto di notte non vale nulla

Caminâr cmé un nàder

Scarpinare, camminare trascinandosi

Nèspre

Nespolo, nespola.

Nurcîn

Norcino. Macellaio.

Naspâr

Annaspare. Arrancare.

Cun al têmp e cun la pàja a madurìs i nespre

Col tempo e con la paglia maturano le nespole

Nuvênt

Nuovo, attuale, recentissimo.

sre

Nascere. Spuntare. Sorgere.

Nìcia

Nicchia. Conchiglia adattata a suonare. Serviva per radunare il paese.

Növ, nuvênt

Nuovissimo

Navèta, Navšèla

Piccola nave. Strumento su cui si applicava la spola per la tessitura.

Sunâr la nìcia

Chiamare i paesani a raccolta

Nuvìsi

Novizio (negli ordini religiosi). Novello, inesperto, alle prime armi.

Nèch

Furtivo. Chi cammina chinato verso terra per non essere scorto.

s

Ammaccato. Paonazzo. Cianotico.

Nvadîna

Nevicata di poca importanza.

Neclênsa

Disinteresse. Trascuratezza. Nonnulla, sciocchezza.

Nôta

Nota, appunto, rimprovero.

Nvudîn

Nipotino.



Nòta, Nòt

Notte, nottata.



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Lettera P

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

Pabiâr, Pabiûn

Masticare a fatica. Avere la bocca sciutta.

Patàia

Camicia, camicia da notte.

Piudàsa

Grosso aratro di legno.

Pàbla

Racconto in versi. Affabulazione.

Êser cûl e patàja

Andare d’accordo

Plûn

Pollone, ramo di vite.

Paciàfra

Poltiglia di neve ed acqua.

Patarâs

Accovacciarsi (come le papere).

Splunâr al vîdi

Togliere i racemi inutili

Padúl

Ambiente paludoso.

Paterlènga

Bacca delle rose canine.

Pòlga

Getto nuovo da un ceppo antico.

Pagadèbte

Bastone, randello. Usato sugli insolventi.

Patús

Pattume, compostaggio. Fogliame in decomposizione.

Prêda

Pietra. Cote per affilare falci e simili.

Pagherò

Cambiale, Impegno, tratta.

Pèca

Gradino di scala. Sforbiciata nei capelli.

Predîna

Pietrina degli accendini.

Pàini

Rametti sporchi di vischio per cacciare gli uccelli migratori.

Fâr al pèchi a dû a dû

Andare molto in fretta

Prêt

Parroco. Scaldaletto.

Paiöl

Paglia triturata e riutilizzabile solo come lettiera.

Pègia

Pellicola interna delle castagne.

Primaröl

Frutta primaticcia.

Paiûn

Pagliericcio, saccone pieno di foglie di granoturco.

Percântla Percantîna

Lavata di capo, rimprovero.

Primaröla

Mucca di primo parto.

Brušâr al pajûn

Mancare di parola

Perdaröl

Fungo prataiolo.

Privatîva

Negozio di beni di monopolio.

Palêdra

Carice, o falasco, usati per rivestire le sedie.

Peronòspera

Peronospera, malattia delle viti.

Pröl

Piolo, perno. Gradino di scalampia.

Pâlta, Paltîn

Appalto. Negozio appaltatore (tabaccheria, spezie, sale, ecc...) per beni di monopolio.

Persèmle

Prezzemolo.

Prús

Piccola pera selvatica.

Pân dal cúch

Inflorescenza del Muscarium racemosum, di colore blu, usato un tempo per colorare le uova a Pasqua.

Pevraröla

Vasetto per il pepe.

Psigòt

Pizzicotto, provocazione.

Panâra

Madia, mobile per il pane.

Piantâda

Filare di viti.

Ptúnga

Erba bettonica.

Panaràsa

Blatta, insetto che infesta cucine.

Piantaröla

Piantina da trapiantare.

Pudàia

Accetta, mannaia, bidente.

Panèsa

Pannizza, stoffa ruvida, di lana di pecora.

Picàia

Gancio per fermare l’accetta alla cinghia.

Puîda, Puvida

Malattia che colpisce la lingua dei polli.

Panòcia

Pannocchia di mais.

Dûls ad picàja

Accondiscendente

T’ gnìsa la puîda!

Potessi tacere!

Pantiâr

Ansimare, respirare a fatica.

Picùl

Picciolo, pedicolo della frutta.

Púla

Pula. Segatura.

Paramân

Frattazzo. Aletta metallica a protezione delle mani sulle guide dell’aratro. Striscia di cuoio usata dai calzolai.

(A) Pièt

Completamente. Ultima raccolta (delle castagne).

Pôch pulâr!

Poca confusione!

Paramênt

Paramento, abito da cerimonia. Nel mulino: protezione posta davanti alle mole perché la farina non esca

Pigadûri

Confezione di coppe, pancette, ecc... dopo la salatura della carne di maiale.

Pulâr

Fecondare la gallina da parte del gallo.

Paravèla

Tavola di base per le gettate di cemento.

Pinciâna

Atteggiamento di sberleffi e presa in giro.

Pulèsa

Bulbillo. Spicchio d’aglio o di scalogno.

Parlèta, Parletîn

Pentola. Piccolo paiuolo.

Fâr la pinciâna

Fare gli sberleffi

Na pulèsa d’àj

Uno spicchio d’aglio

Parmûn

Panione, trappola a base di vischio per catturare uccelli migratori.

Pìnša, Pinšèta

Striscia di campo. Frasca con fiori o frutti.

Pulîn

Pidocchio del pollame.

Pastâr

Mettere all’ingrasso oche o maiali.

Pipiöla

Tettarella, prevalentemente per animali.

Punciòt

Punteruolo per lavorare la pietra.

Pastâr al pursèl

Ingrassare il maiale

Pîš

Formiche.

Púpla

Upupa. Ragazzina vanitosa.

Pastunêša

Tipo di castagna piccola e dolce, ottima lessata.

Pît

Tacchino. Persona lenta e poco sveglia.

Pupùl

Ricciolo, ciuffetto sulla testa.

Pasûn

Palo da recinzione.

Ingugnâr a pît

Ingoiare senza masticare

Pút

Scapolo. Pepato. Pizzicante (peperoni, cipolle)





Púva

Pupa. Bambola. Pupattola.

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Lettera E

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

Èdra, Lèdra

Edera

Al fà l’èndše

Fa lo stupido.

Érbi búni

Prezzemolo.

Efetîv

Reale, concreto.

Al púsa cmé un èndše

Puzza come un uovo marcio

Ešibî

Esibito. Offerto. Proposto.

Elmèt

Elmo militare.

Erbasûn

Erbazzone. Torta salata.

Esprès

Treno espresso. Caffè da bar. Tipo di lettera.

Èndše

Endice. Persona sciocca e antipatica.

Erbèti

Bietole

Éstme

Estimo

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Lettera M

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

Mdûra, Meddûra

Mietitura. Raccolto.

Martesèca

Pirite, pepita di metallo che emerge dopo le piogge in terreni argillosi.

Minûn

Contenitore a forma di tronco di cono, posto sotto la trebbiatrice per raccogliere il grano.

Mâdra

Fungo per riprodurre l’aceto.

Martinìca

Freno a ceppi, tipico di carri e birocci.

Mistòca

Focaccia cotta sotto la cenere.

Madrešîna

Piante tutrici (madri) lasciate durante il disbosco.

Marúch

Cocciuto, testone.

Mlîna

Agarico dei cereali. Mosse per perdere tempo.

Magêš

Maggese, fieno di primo taglio.

Marùla

Midollo di alberi o di ossa. Seme di piante.

Mlòdghe

Molliccio e maleodorante.

Manèla

Manipolo. Quantità di grano mietuto che può stare in una mano.

Masangàia

Castagna polposa e turgida.

Mnàs

Grosso contenitore applicato al biroccio per trasportare foglie o roba minuta.

Chî ch’a n’ vôlta la manèla

a n’ vôlta la canèla.

Chi non cura il manipolo non girerà il mattarello

Mašrâr

Macerare, fare marcire (la canapa) sotto acqua. Oggi anche per il nocino e simili.

Mnûn

Pronubo. Colui che doveva fare da guida per condurre la sposa a casa dello sposo.

Manfrîna

Lavata di capo. Danza antica, detta Monferrina.

Mašûrcra

Mazurka, ballo di origine polacca.

Möla

Macina. Ruota per affilare.

Manšèt

Fisarmonica. Piccolo mantice.

Mèlga, Melghèt

Saggina, melica.

Msûra

Falce messoria.

Mantìgn

Passamano. Poggiamano lungo le scale.

Melòt

Tipo di aratro in ferro, solidale col carrello.

Mšûra

Misura. Quantità. Garbo.

Maravìi

Meraviglie. Giochi fatti coi più piccini.

Menaröla

Trapano a mano.

Mtât

Essiccatoio per le castagne.

La maravìa la s’atàca

Il pregiudizio è contagioso

Merlèta

Saltarello, chiudiporta.

Muièta

Molle per attizzare il fuoco.

Mârch

Il peso della stadera.

I’ hân purtâ via ânch la merlèta

Hanno rubato tutto

Mia ciapâl cun al mujèti

È un tipo ostico

Marèngh

Moneta coniata da Napoleone dopo la vittoria di Marengo (1800).

Mes-cîn

Il profilo del bimbo che sta per piangere.

Mundîna

Caldarroste. Mondatrici di riso.

Mârmre

Marmo.

Miâr

Bisognare, dovere fare. Verbo impersonale.

Muràji

Mordacchie applicate alla narici dei bovini per dominarli.

Marsàdghe

Marzaiolo. Da seminare a Marzo.

Mìca

Filone di pane.

Mušnênt

Sporco. Bisunto. Lercio.

Marsâr

Merciaio.

Minèl

Recipiente a forma di canestro, in paglia di segale, usato per seminare e come unità di misura.



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Lettera L

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

DIALETTO

ITALIANO

Ladîn

Duttile, maneggevole. Scorrevole.

Lavèš

Pentola di bronzo, detta laveggio o lavezzo.

Linsö

Lenzuola.

Ladšêl

Tipo di erba. Latticello.

Lè-c

Leccio. Tipo di quercia.

Al câld di linsö

a n’ cöš mia i fašö

Col caldo del letto non si procura cibo

Làm

Amo per pescare.

Lèdra

Edera.

Linsöla

Nocciola.

(A) Lampêšna

Ci sono bagliori (d’estate, dovuti al caldo).

Lénca

Lì, da quelle parti.

Lìpa

Lippa, gioco.

Lansâr

Ansimare. Respirare male.

Lèta

Letta. Scelta. Cernita.

Löi

Loglio. Zizzania.

Lânser

Erba infestante a inflorescenza gialla.

Lêva

Leva meccanica. Mano sinistra. Servizio militare.

(A) Lôšna

Lampeggia. Balugina.

Lansîn

Arpione, gancio. Uncino.

Liàdga

Lugliatica, uva che matura in Luglio.

Lùa

Carie dentale. Fame. Bulimia.

Làpa

Fame.

Lìdga

Sabbia scadente.

Ludrèt

Imbuto. Persona ingorda.

Lašîna

Ascella.

Ligàm, Ligàmb

Legacci per covoni, in paglia di segale.

Lúšga

Lucciola. Lacrima.

Làver

Lauro. Alloro.

Ligêra

Gente al limite della legalità. Sfaticato, svogliato.

Lûv

Lupo. Attrezzo per ripescare i secchi caduti nel pozzo.



Lîns

Cominciato. Iniziato.



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